La rinascita dell’hotel Olivone&Posta

I lavori dovrebbero iniziare nel 2026 e la struttura rinnovata aprire entro l’inizio del 2027

L’amore per la Valle di Blenio trasmessomi dai miei genitori e il suo paesaggio meraviglioso, i ricordi delle vacanze trascorse a Olivone, l’affetto e il rispetto per gli abitanti del paese con cui ho condiviso tempi meravigliosi della mia infanzia: i viaggi con il trattore del vicino contadino per andare a raccogliere il fieno nei campi, la distribuzione del pane sul furgoncino del Flavio, le mangiate dei ritagli delle sfoglie sotto il bancone della panetteria insieme alla mia amichetta Michela, il dialetto olivonese che si intersecava con il mio del luganese con una risultanza di frasi “strambozzate” da far ridere gli adulti a crepapelle… Il ricordo del villaggio di Olivone dei vecchi tempi pieno di vita e la voglia di rivedere questa regione per quello che era e che è, ha mosso il mio entusiasmo per promuovere l’investimento necessario a far rifiorire lo storico Albergo Olivone&Posta convincendo un gruppo di persone sulle potenzialità della struttura ricettiva.

Il rigoroso mantenimento della struttura esistente come base della ristrutturazione dello stabile è stato fortemente voluto proprio per il rispetto della valle e dei suoi abitanti e perché l’Albergo Olivone&Posta è un luogo di inclusione dove tutti potranno fermarsi semplicemente per sorseggiare un caffè sulla veranda, godersi un ottimo pranzo o un’ottima cena oppure soggiornarvi per un tempo desiderato. (Laura Moghini)

Una storica struttura ricettiva della Valle di Blenio tornerà presto a rivivere grazie a un importante intervento di riattazione. Si tratta dell’Hotel Olivone & Posta situato lungo la strada cantonale e acquistato tre anni fa dalla società CM Primavera Sa amministrata da Laura Moghini di Lugano. La domanda di costruzione è stata pubblicata nelle scorse settimane all’albo comunale e una volta ottenuta la licenza edilizia i lavori dovrebbero cominciare all’inizio del prossimo anno. L’albergo rinnovato dovrebbe così riaprire i battenti tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027. Lo stabile disporrà di diversi appartamenti e camere suddivisi su tre piani. La progettazione è stata affidata allo studio di architettura di Riccardo Rossinelli e Angelo Pellegrini di Sessa, con la collaborazione del geometra Alessandro Longobardi. Dando nuova vita all’hotel tramite un corposo investimento finanziario, la società intende contribuire al rilancio del turismo in Val di Blenio che ha buon margine di crescita. Anche perché, malgrado un buon potenziale e alcune iniziative già concretizzate negli ultimi anni, il comprensorio rimane carente di servizi di alloggio e ristorazione: «L’intento è quindi soddisfare la domanda locale e regionale collegandosi alle varie attività esistenti», evidenzia Laura Moghini. Il riferimento è a quanto viene proposto, ad esempio, al Centro sci nordico di Campra, a Campo Blenio in tutte le stagioni, al Centro Pro Natura di Acquacalda, al rinnovato Polisport e alle attività della capanna Gorda. La nuova società proprietaria intende puntare su un turismo legato alle attività nella natura «instaurando sinergie con i progetti già realizzati e in divenire sulla via del Lucomagno». Il progetto vuole rispondere alle esigenze di accoglienza di nuova generazione e valorizzare gli elementi del patrimonio già costruito, incrementando i posti letto in modo particolare per ospitare le famiglie.

L’incertezza della Posta

Oltre alle camere e agli appartamenti dei piani superiori, al pianterreno saranno presenti come già in passato un ristorante e uno spazio commerciale, attualmente occupato dall’ufficio postale. Non si sa però ancora se a Olivone la Posta manterrà lo sportello nella forma attuale o se questo verrà trasformato in agenzia. L’ex regia federale prevede infatti la cessazione dell’attività dell’ufficio, oggi una filiale in proprio, per orientarsi su una trasformazione con affidamento del servizio a un partner esterno. Contrarie a questa trasformazione, ricordiamo, le autorità locali.

Ampio parco, posteggi e appartamentini

Come detto la struttura sarà composta anche da appartamenti e spazi dotati di una piccola cucina. Verrà inoltre inserito un ascensore. All’esterno sarà creato un parco di quasi mille metri quadrati, con confini più ampi rispetto agli attuali, poiché l’area della proprietà è più estesa rispetto a quella finora recintata. Nella parte sud del complesso verranno creati tredici posti auto esterni e quattordici interrati. Così facendo l’albergo sarà quindi indipendente dai posteggi comunali, che peraltro non abbondano. L’area esterna sarà divisa in due parti: il piazzale sopra l’autorimessa diventerà un nuovo giardino per eventi legati alla struttura, mentre il giardino già presente manterrà le caratteristiche naturali che la gestione del vecchio albergo già sfruttava. Nel piano cantina verrà valorizzato uno spazio multiuso che permetterà di organizzare varie attività. Sempre allo stesso piano, ma nell’altro stabile, sarà ricavato uno spazio grottino pensato per le attività aperte alla popolazione. Vi sono poi altri spazi rustici che verranno valorizzati: la vecchia stalla dei cavalli sarà trasformata in una sala a disposizione per cene private, mentre l’antica cantina in sasso rivivrà come taverna per cene o aperitivi.

Ricordiamo che l’albergo Posta fu costruito nel 1880 in concomitanza con l’apertura della strada del Passo del Lucomagno, per iniziativa di Giacomo Vincenzo Bolla e di Paolina Poglia.

di Katiuscia Cidali, prefazione di Laura Moghini

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